Servizi alle persone

Consulenza nell’ambito dei disturbi da costrittività organizzativa,
come il mobbing e lo stress lavorativo.
Valutazione psichiatrica e psicologica.
Redazione perizie e assistenza medico-legale.

chiama ora
chiama ora

Uno staff di esperti, valutato il contesto lavorativo e il rischio psicosociale, attraverso la somministrazione di test, sarà in grado di avviare il percorso più ideoneo, atto a modificare e migliorare il clima organizzativo e a ridurre le potenziali fonti di tensione.
Servizi e valutazione  per le grandi e medie aziende, pubbliche e private.
Supporto e assistenza alle singole persone che si ritengano danneggiate a livello psicologico in ambienti lavorativi.

LO STRESS LAVORATIVO

uomo stressato dal lavoro
donna stressata dal lavoro

Incide sul benessere e sulla sicurezza dell’individuo e rappresenta una minaccia per le aziende e per l’economia.
L’individuo stressato commette maggiori errori professionali, rende di meno, è più vulnerabile allo sviluppo di patologie fisiche o psichiche, è più esposto al rischio di infortunio lavorativo, può assumere stili di vita disfunzionali (fumo di sigarette, gambling...).
Di qui la necessità di  occuparsi del benessere dell’individuo sul luogo di lavoro aiutandolo a sviluppare fattori di resilienza che riducono la sua vulnerabilità allo stress.

D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 (D.Lgs 106/2009). Art. 2, comma 1, lettera o:
<< salute >>: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o infermità.
ART. 32 COSTITUZIONE ITALIANA: Il bene della salute costituisce oggetto di autonomo diritto primario assoluto.


OBIETTIVO

Lavorare sugli aspetti positivi della personalità



  •     essere contenti e soddisfatti di se stessi, sapersi rilassare
  •     accettare i propri difetti
  •     risolvere i problemi senza disperdere eccessive energie
  •     organizzare al meglio la propria vita e avere il controllo degli impegni assunti
  •     avere fiducia in se stessi ed essere autonomi
  •     riconoscere e gestire le emozioni
  •     essere assertivi, intraprendenti e decisi
 

  •     sognare ad occhi aperti e progettare il futuro
  •     mantenere la calma e avere coraggio in situazioni difficili
  •     essere innovativi, positivi, creativi
  •     investire tempo nello studio per rafforzare le proprie conoscenze
  •     imparare a dare il meglio di sé anche di fronte agli imprevisti
  •     favorire il confronto costruttivo con gli altri
  •     gestire i momenti di crisi conservando uno spirito di speranza nella progettualità futura


COME RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO

Il modello del fitness cognitivo-emotivo  mira ad aiutare l’individuo ad affinare la capacità di operare scelte adeguate a sostenere il proprio benessere psicofisico grazie a un allenamento costante dei processi mentali, sia cognitivi che emotivi.
E’ oggi ampiamente dimostrato dal punto di vista scientifico che le capacità cognitive ed emotive dell’individuo non diminuiscono con l’età ma che, se opportunamente sottoposte ad allenamento, garantiscono prestazioni più efficaci e maggiore vitalità.

IL FITNESS COGNITIVO-EMOTIVO

fitness cognitivo-emotivo

L'ESERCIZIO FISICO

esercizio fisico benefici

imparare a gestire lo stress

imparare a rilassarsi


ARTICOLI

IL BURNOUT

BURNOUT

LO STRESS DA LAVORO

stress lavorativo

SUPERLAVORO E DEPRESSIONE

Quando le ore di lavoro aumentano, il rischio è, oltre a quello di commettere facilmente errori, quello di cadere in depressione. Lo dimostra una ricerca di Marianna Virtanen della University College di Londra,  pubblicata sulla rivista PLoS ONE, secondo cui lavorare troppe ore raddoppia il rischio di andare incontro ad episodi depressivi. Le ore giuste sono 7, al massimo 8 al giorno. Emerge un legame chiaro tra superlavoro e depressione: chi lavora per 11 ...

STRESS E RISORSE

Lo stress non è una condizione nociva all’organismo. Siamo fatti per resistere, non  per soccombere. E’ importante imparare ad interagire con l’ambiente in modo positivo e concreto. Il cervello è costituito da moduli superspecializzati in specifiche funzioni, l’interconnessione tra i quali consente lo sviluppo delle abilità della mente, nei suoi aspetti razionali ed  emotivi. Una interazione positiva con l’ambiente presuppone:• la capacità di vivere bene ...

SCUOLA E BURNOUT

La difficoltà di adattarsi ai cambiamenti. In passato si era abituati a situazioni più tranquille, oggi è necessario essere capaci di cambiare, essere più flessibili nei riguardi del mondo che cambia, dovendo imparare a districarsi nelle regole del gioco del nuovo sistema. Al professionista di oggi la società richiede qualcosa in più rispetto al passato; lo chiede a volte senza dargli la possibilità di avere a disposizione gli strumenti idonei per potersi aggiornare e formare rispetto alle nuove necessità. Le nuove generazioni sono diverse in tutto ed hanno un linguaggio nuovo, al “passo” con i tempi  ...

STRESS E BURNOUT

Burn-out: bruciarsi, esaurirsi, scoppiare, spegnersi. Quali segnali è necessario monitorare per individuare precocemente il logorio professionale? Di stress lavorativo può «ammalarsi» l’organizzazione in senso stretto o il singolo individuo. E’ necessario, quindi, monitorare il livello di stress nelle organizzazioni. Audit sistemico: individuare i punti di forza e di debolezza, valutare la storia dell’Azienda, osservare le situazioni presenti a tutti i livelli aziendali, Comprendere quali sono le potenzialità delle risorse umane, conoscere le azioni strategiche svolte fino a quel momento ...

PSICHIATRIZZARE LA SCUOLA?

Oggi non solo è importante, ma è obbligatorio andare a valutare il livello di stress cui sono sottoposti i dipendenti, in questo caso i docenti.
Gli insegnanti, così come tutti gli altri lavoratori, secondo il Decreto Legislativo legge 81/2008 (ex 626) devono godere di una valutazione in termini di sicurezza e salute ...

BEN-ESSERE DEL MEDICO

Medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, poliziotti e insegnanti rientrano tra le categorie più esposte a condizioni di logorio professionale come la sindrome del burn-out poiché si tratta di professioni d’aiuto in cui il carico emotivo dell’attività professionale appare più rilevante rispetto ad altre. L’operatore stressato commette maggiori errori...
scuola


CORSI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
LAVORATORI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

I corsi per Lavoratori e Preposti delle Istituzioni scolastiche sono svolti secondo l indicazioni dell’art. 37 del D. Lgs. 8108 e dell’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011.
I docenti dei corsi sono in possesso dei requisiti previsti dall’Accordo Interministeriale del 6 marzo 2013.

Corsi per Lavoratori
Parte generale - ore 4
Parte specifica - ore 8
Aggiornamento corso Lavoratori – ore 6

Corsi per Preposti
Corso integrativo – ore 8
Aggiornamento corso Preposti – ore 6

In aggiunta al percorso previsto per i lavoratori dal D. Lgs. 81/2008 si suggerisce
un ulteriore modulo, di 3 – 6 ore, avente per oggetto il Rischio Stress Lavoro-Correlato con particolare attenzione al rischio BURN-OUT.

Tutti i corsi prevedono il rilascio di un attestato valido ai fini della trascrizione nel fascicolo elettronico del lavoratore di cui all’art. 14 del D. Lgs. 14 settembre 2015, n. 150, se concretamente disponibile in quanto attivato nel rispetto delle vigenti disposizioni.

IL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO DEGLI OPERATORI SCOLASTICI

L’L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) afferma che “I rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato rappresentano una delle sfide principali con cui è necessario confrontarsi nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro in quanto hanno considerevoli ripercussioni sulla salute delle singole persone, ma anche su quella delle imprese e delle economie nazionali”.
Anche la scuola non è esente dai rischi connessi allo Stress Lavoro Correlato (SLC).
Dirigenti e Lavoratori sono sempre più esposti a potenziali danni psicologici, sociali fisici che derivano dall’operare in contesti e
situazioni che li sottopongono, in maniera eccessiva, ad elevati carichi di stress.
I percorsi formativi predisposti dal Centro Studi Psicosoma, si prefiggono di attuare le indicazioni contenute nel decreto 81/2008 e di rafforzare, in tutti i lavoratori della scuola,
la propria capacità di autonomia e gestione dei carichi stressori ai quali si è giornalmente sottoposti.


dlgs81scuola

Promuovere la cultura della prevenzione fornendo ai dirigenti, alle figure sensibili previste dal Testo Unico sulla sicurezza e ai lavoratori della scuola informazioni in merito alle novità normative e ai contributi presenti sul web per poter al meglio informare i lavoratori, cosi come previsto all’art. 36 del d.lgs 81/2008.

A cura di Giuseppe Esposito - Formatore in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

https://sites.google.com/site/dlgs81scuole

 

BURN-OUT E STRESS DEL DOPO PANDEMIA
stress lavoro correlato burnout

Lo stress non è una condizione nociva all’organismo.
Siamo fatti per resistere, non per soccombere.
È quindi importante imparare ad interagire con l’ambiente in modo positivo e concreto.
Il nostro cervello è costituito da moduli superspecializzati in specifiche funzioni, l’interconnessione tra i quali consente lo sviluppo delle abilità della mente, nei suoi aspetti razionali ed emotivi.
Una interazione positiva con l’ambiente presuppone:
la capacità di vivere bene il presente
la capacità di non sentirsi oppressi o appesantiti dal passato; il passato è un dato di fatto non più modificabile. -
la capacità di progettare il futuro

Diventa fondamentale imparare ad avere il controllo delle circostanze.
I processi consapevoli sono lenti e il cervello è portato a prendere scorciatoie.
Molte scelte sono quindi dettate dalla rabbia o dall’insicurezza, dalle emozioni negative e dal pessimismo.
È quindi fondamentale rafforzare i processi consapevoli della mente.
Mantenere la calma in mezzo al mare in tempesta: è possibile?
Nella vita bisogna imparare ad essere autonomi, ad essere capaci di emergere dalla massa, per costruire una propria identità.

Qual è l’atteggiamento migliore da tenere nei confronti di un evento?
Rispetto alle problematiche della vita occorre assumere un atteggiamento resiliente in grado di favorire una migliore efficacia della persona, sia a livello personale che relazionale. Il potere della situazione è forte e diventa fondamentale non lasciarsi influenzare dall’esterno.
Il cervello umano fa tutto il possibile per semplificarsi la vita adottando modelli standard di percezione e azione.
Una volta messo a fuoco il modello l’individuo riesce a muoversi al suo interno senza problemi.
Per implementare le proprie abilità cognitive occorre studiare, costantemente.
Per essere più bravi occorre potenziare le proprie conoscenze.
La sindrome del burn-out è un processo multifattoriale che si presenta come l’epilogo di vicende psicologiche individuali, lavorative, sociali e familiari; è pertanto un fenomeno complesso che si presta all’analisi da parte di più specialisti con competenze diverse.
La burocrazia, il lavorare in strutture amministrative mal gestite, la scarsa retribuzione, il sovraccarico lavorativo, l’esercitare l’attività professionale in settori non affini ai propri interessi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il Burn-out come una sindrome concettualizzata quale conseguenza dello stress cronico sul posto di lavoro, caratterizzato da tre dimensioni:
sentimenti di esaurimento o esaurimento energetico,
distanza mentale dal proprio lavoro, o sentimenti di negativismo o cinismo relativo al proprio lavoro,
ridotta efficacia personale.
Il termine burn-out vuol dire «bruciarsi, esaurirsi, scoppiare, spegnersi» ed indica:
un processo inefficace di adattamento al contesto lavorativo
la perdita di motivazione al proprio lavoro
la perdita progressiva di idealismo, energia, obiettivi, si tende a vivere alla giornata
uno stato di affaticamento e frustrazione
una condizione di esaurimento e di ridotta realizzazione personale.

Medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti, assistenti sociali, insegnanti, poliziotti, sacerdoti, avvocati, rientrano tra le categorie particolarmente esposte a condizioni di logorio professionale o sindrome del burn-out che è dato da un insieme di segni e sintomi, individuali ed organizzativi, rappresentativi di una condizione di distress lavorativo che compromette il benessere dell’individuo.

Il burn-out è definito come <<un processo nel quale un professionista precedentemente impegnato, si disimpegna dal proprio lavoro in risposta allo stress e alla tensione sperimentati sul lavoro>> (C. Cherniss) e si manifesta con sintomi quali:
alta resistenza ad andare al lavoro
sensazione di fallimento
disistima
isolamento
senso di stanchezza
problemi fisici
rigidità
conflittualità
scarsa concentrazione
sospetto e paranoia
cinismo
ansia e tensione
depressione
minore efficienza lavorativa
irritabilità
superficialità nel rapporto con il paziente
conflittualità familiare e relazionale.

C’è subito da precisare che il burn-out non colpisce solo le persone insoddisfatte del proprio lavoro e «stressate» per l’assetto organizzativo del contesto lavorativo ma anche chi invece è contento e soddisfatto del proprio lavoro.

La sindrome del burn-out emerge così dalla non curanza dello stato emotivo degli operatori, dalla trascuratezza che si ha del loro mondo emotivo, unitamente a disfunzionalità strutturali e organizzative che fanno riattivare stati emotivi negativi, come il senso di abbandono o di isolamento che si vive in molte organizzazioni.


IL POST COVID

Lo stress quale emerge dall’esperienza del Covid-19 ha mille sfaccettature ed ora che si sta superando la fase emergenziale ci si ritrova a dover fare i conti con le inefficienze organizzative di prima, ulteriormente disastrate!

Superata la fase iniziare di grande emergenza, in cui sono prevalsi dimensioni emotive quali impotenza, scoraggiamento, ansia e tristezza, ora si inizia a pensare di potercela fare!
Ma proprio ora occorre prestare attenzione a fenomeni come il burn-out.
Il problema del burn-out potrebbe infatti insorgere proprio quando l’emergenza appare superata e il lavoratore si ritroverà a lavorare nelle medesime condizioni (se non peggiori!) di prima, quando riemergeranno le note disfunzioni organizzative che caratterizzano l’assetto di molte organizzazioni (sistema sanitario, forze dell’ordine, scuole…).

Ci possiamo immaginare quindi l’intensificarsi di queste problematiche nello stato post-emergenziale da coronavirus, con inevitabili conseguenze sia sul lavoratore che sulle organizzazioni: finito il tempo dell’emergenza si ritorna alla vita normale e ci si ritrova, inevitabilmente, a doversi confrontare con le vecchie ed irrisolte problematiche lavorative.
Ecco perché le organizzazioni, pubbliche o private, devono essere molto attente a queste problematiche mettendo a punto idonee strategie di prevenzione.

Una corretta valutazione del rischio stress lavoro-correlato da parte del dirigente scolastico e uno specifico percorso formativo rivolto al personale scolastico può favorire una migliore risposta del lavoratore ai carichi stressori presenti nella scuola post-covid ed una accresciuta capacità di far fronte allo stress e alle avversità uscendone rafforzati.

Per approfondire:

Stress e risorse
Covid 19, disturbi da stress e burn-out

VAGARE CON LA MENTE FA BENE ALLA CREATIVITÀ
divagare con la mente fa bene alla mente

Una delle esigenze odierne è quella di liberare la mente da pensieri e stimoli che quotidianamente affliggono la persona.
Uso del cellulare, internet, whatsapp, problemi familiari, lavorativi, relazionali e sociali, vi è una continua stimolazione della mente che può reggere fino ad un certo punto, dopo il quale si “blocca”.
È inevitabile.

La mente non può reggere un carico di stimolazioni eccessive, continue, persistenti; ha dei limiti funzionali, biologici.
Tale stimolazione determina uno stato di allerta continuo che alimenta tensione e stress, con inevitabili conseguenze sul piano psicosomatico: ansia, insonnia, incapacità a concentrarsi, nervosismo, irritabilità … sono all’ordine del giorno e destabilizzano l’equilibrio personale.

Ciò che sappiamo è che la mente non si spegne mai, è sempre in funzione, anche durante il sonno, lavora sempre, ha i suoi ritmi, deve catalogare e sistemare per bene tutte le informazioni che arrivano dall’ambiente esterno e farle conciliare con le  proprie necessità.
La mente ha bisogno di lavorare continuamente, ma a modo suo; eccessive interferenze ne possono compromettere – e lo compromettono – il normale funzionamento.
Per tali motivi ha bisogno di vagare.

In condizioni normali durante la veglia la mente alterna l’attenzione – il concentrarsi bene su compiti specifici - alla divagazione mentale, pensare ad altro; nel mentre ad esempio si sta svolgendo un compito qualsiasi la mente può andare altrove, considera il futuro, valuta gli errori o le esperienze fatte, le decisioni prese… poi ritorna in sé stessa, nel presente.
La divagazione mentale favorisce la creatività, vagare non è una perdita di tempo, ma ha un suo valore biologico dato  dall’attivazione di una rete neuronale – default-mode network - “deputata” a mettere ordine nel caos dei processi cerebrali.

La divagazione mentale può essere involontaria come nei sogni, volontaria come quando ci si immagina il futuro o le esperienze che ci aspettano, infine può essere a metà strada tra la dimensione volontaria e quella involontaria, come il sognare “ad occhi aperti”.
E proprio il sognare ad occhi aperti è diventato un miraggio; nelle nostre indagini abbiamo avuto modo di constatare come la eccessiva stimolazione della mente determina una contrazione della capacità di sognare ad occhi aperti… e questo è un danno per l’uomo, la cui peculiarità è proprio quella di andare oltre la realtà per favorire l’immaginazione e la creatività.

Alla base di questo processo vi è la memoria che include le abilità apprese (guidare, scrivere…), la conoscenza (la memoria è un enorme sistema di archiviazione) e la memoria di eventi specifici (riattivazione dinamica del passato).

Lo stress, dato soprattutto dall’eccessiva stimolazione del cervello, riduce la funzionalità di questo sistema compromettendo l’efficacia stessa dei processi mentali.
L’incalzare degli impegni quotidiani toglie spazio al pensiero libero, alla possibilità di attivare i meccanismi rigeneratrici mentali con l’inevitabile conseguenza di innalzare a dismisura il proprio livello di tensione psicofisica.

La possibilità di astrazione dal quotidiano, il lasciare – di tanto in tanto - la mente libera da ogni stimolo diventa quindi fondamentale per il ben-essere personale.

A questo punto alcune domande vengono spontanee:
siamo in grado di ritagliarci momenti di
“isolamento” per far svagare liberamente la nostra mente?
E come viene visto dal docente l’allievo
perso nei suoi sogni?
E infine, la scuola ha gli
strumenti conoscitivi per valorizzare queste menti creative e per far emergere tutte le loro potenzialità?

Specifici percorsi formativi sono in grado di rispondere a queste e a tante altre domande, migliorando il clima all’interno dell’aula e favorendo una più ampia sinergia scuola-docente-allievo.


LIBRI

Cambiare il proprio stile di vita vuol dire chiedersi cosa mi fa bene, cosa mi rende soddisfatto, significa avere a cuore la propria salute e il proprio benessere. Solo così si potrà essere più sensibili e affettuosi nei confronti degli altri”
essere o non essere leader libro
Perché un individuo è più forte, più dinamico e creativo rispetto a un altro pur avendo lo stesso quoziente intellettivo? Quali sono i fattori individuali che rendono una persona meno vulnerabile allo sviluppo di condizioni di disagio psichico?
stress lavorativo, burn-out e risorse umane libro
come affrontare al meglio lo stress lavorativo libro
Come posso affrontare la mia difficoltà a prendere decisioni e a essere funzionale sul lavoro e in ogni contesto sociale? Come posso reagire nei momenti in cui non mi sento più all'altezza della situazione? Cosa posso fare per avere fiducia in me stesso?
ress e benessere 2.0 libro
Imparare ad affrontare i problemi con un atteggiamento positivo, di “resistenza”, anche se ciò comporta affanno e, talvolta, frustrazione e scoraggiamento

Le recenti innovazioni normative in materia di sicurezza sul lavoro hanno iniziato a fare chiarezza sulle patologie da stress lavoro-correlato sollecitando le aziende, pubbliche e private, ad essere più attente ai danni causati da una gestione impropria delle risorse umane.

 

burn-out mobbing e malattie da stress

Manuale di Resilienza per Professionisti Sanitari.
• Libro in formato PDF stampabile (lettura su PC, carta, iPad, tablet, eBook reader) • Accesso al test di apprendimento e al questionario di qualità ECM • Ricezione dell'attestato ECM - 10 crediti ECM

 

la psicologia del positivo nel governo dell'incertezza


LIBRI

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Perché un individuo è più forte, più dinamico e creativo rispetto a un altro pur avendo lo stesso quoziente intellettivo? Quali sono i fattori individuali che rendono una persona meno vulnerabile allo sviluppo di condizioni di disagio psichico?
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Manuale di Resilienza per Professionisti Sanitari.
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CONTATTI

Studio Ferdinando Pellegrino
Centro Studi Psicosoma
Via Palmiro Togliatti 6,
84080  Castel San Giorgio SA

I nostri servizi vengono forniti su tutto il territorio nazionale.
Uteriori informazioni (articoli specialististici, libri, eventi, consigli)  sono disponibili sul sito di Ferdinando Pellegrino
psichiatra, psicoterapeuta, docente, esperto in stress lavorativo, mobbing, burnout

OLTRE LA RESILIENZA
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tel.  081 5162247
cell. 360 524930